Con retrocomputing si definiscono oggi i vecchi computer. Si parla in pratica di storia dell’informatica anche se è un veramente un pò difficile definire ‘storico’ un periodo risalente solo ad un paio di decenni fa. Sicuramente rivedere oggi in funzione un home computer fa veramente impressione per il divario che si è creato in un arco di tempo che a fatica si riesce a quantificare in un ventennio (anche se abbondante).
Sembra proprio siano passati secoli dai primi computer…
E’ questa una delle ragioni che ha spinto collezionisti di tutto il mondo a cercare, raccogliere, catalogare ed aggiustare questi vecchi computer. La loro distruzione, proprio inevitabile data l’assoluta inutilità operativa, non poteva passare inosservata. Il fenomeno del retrocomputing è nato spontaneamente quando si è raggiunta la consapevolezza che questo passato non poteva e non doveva essere dimenticato.
I computer di oggi sono l’evoluzione degli home ed è sempre interessante vedere come il successo o il fallimento non siano sempre legati a scelte tecnologiche o commerciali. Da questi computer possiamo ancora oggi trarre preziosi consigli e magari lasciarci prendere da un pò di nostalgia.
L’interesse è stato tale che, oltre a collezioni private, sono nati veri e proprio musei ma anche riviste, libri, programmi televisivi, manifestazioni. Sono stati pubblicati articoli e riviste che abbiamo in parte raccolto per darvi una idea delle dimensioni di questo fenomeno.