Nel 1977 Atari lanciò sul mercato nord americano la sua prima console denominata Atari VCS 2600 (dove la sigla VCS stava a significare Video Computer System).
Veniva venduta con due joystick ed il gioco su cartuccia Combat. L’aspetto la faceva sembrare quasi un pezzo dell’arredamento con la prima versione caratterizzata da un inserto in finto legno.
Un design teso a rendere questo oggetto facilmente inseribile in un salotto di casa più che a mettere in evidenza il lato tecnologico.
Il successo arrivò però solo nel 1980 quando furono disponibili i giochi Space Invaders (gli alieni in formazione serrata minacciano la terra e noi, al comando della nostra astronave dobbiamo difenderla), Asteroids e BattleZone.
Da quel momento il mercato dei videogiochi uscì dalla sua iniziale nicchia e divenne un fenomeno di massa: per dare una idea nel 1978 il fatturato di Atari era di circa 200 milioni di dollari che diventarono 2 miliardi nel 1982!
In tutto furono venduti, considerando anche le varianti successive, circa 25 milioni di console.
La supremazia Atari fu basata sullo straordinario numero e sulla qualità dei videogiochi disponibili; praticamente tutti i grandi classici erano infatti disponibili.
Solo per citarne alcuni PacMan, Grand Prix, Pitfall, Pheonix.
In totale furono realizzati più di 200 giochi e furono venduti circa 120 milioni di pezzi in tutto il mondo.
In esposizione
Atari 2600 – 1977
Atari 7800 – 1982
Atari 2600 Jr – 1986
Matra 3600 (videogioco compatibile Atari made in italy)
Compatibile 2600 con 128 giochi integrati