MCmicrocomputer è stata, secondo me, una delle più belle e riuscite riviste di informatica Italiana. Attraverso le sue pagine, partendo dal numero 1 pubblicato nel Settembre del 1981 si è potuto seguire lo sviluppo dell’informatica con un taglio editoriale ben preciso; non solo approfondite recensione dei prodotti ma anche articoli di ‘filosofia’ con i quali capire e studiare i vari aspetti di questa disciplina. MC ha saputo raccontare 20 anni di progresso tecnologico istruendo e formando i suoi lettori. Lo scopo che traspariva leggendola non è mai stato il parlar bene di un prodotto in cambio di pubblicità o seguire le mode del momento ma il raccontare e il riflettere con spirito critico e costruttivo i tempi della nascita e dell’affermazione di un settore oggi fondamentale.
Si coglievano in chi scriveva le stesse emozioni e passioni di chi, attraverso la lettura della rivista, cercava di avvicinarsi e comprendere questo nuovo mondo. Ho sempre trovato la valenza didattica dei corsi di programmazione che venivano pubblicati nonché gli approfondimenti importantissima ed è per questa ragione che sono stato un avido lettore. Mi piaceva molto l’impostazione degli articoli che veniva usata nelle prove dei computer: mai troppo formale, sempre molto vicina alle mie esigenze che erano poi quelle di un adolescente che cercava disperatamente di orientarsi in questo campo; l’acquisto di un computer, in quegli anni, non era affatto semplice. Non c’era, come avviene oggi, una scelta quasi obbligata, ma c’erano decine di differenti marche e relativi computer, tutti naturalmente con caratteristiche diverse e incompatibili tra di loro. MC provava e recensiva questo hardware ma soprattutto lo seguiva illustrandone gli sviluppi, provando le periferiche e i software, mettendo quindi i suoi lettori nelle condizioni di capire il perché di una determinata valutazione. Il mix era quindi pressoché perfetto: prove di computer e relative periferiche , software, articoli didattici e di approfondimento, gli immancabili listati di programmi…
MCmicrocomputer è una rivista che ho apprezzato due volte: la prima naturalmente è stata quando usciva e per un mese diventava preziosa fonte di letture e informazioni; la seconda legata all’hobby del retrocomputing perché si è rivelata una miniera di informazioni su computer e periferiche sconosciute. Proprio per questa ragione MC è diventata una delle riviste che oggi vale la pena collezionare; mi ci sono voluti un paio di anni ma, finalmente, la collezione è ora completa. Scopro così che il primo home computer recensito sul numero 1 è l’Atari 400, che il Commodore 64 compare per la prima volta sul numero 18 (Aprile 1983) e lo Spectrum Sinclair sul numero 20 (Giugno 1983). A parte questi, che sono i più conosciuti, praticamente ogni home computer uscito negli anni 80/90 è stato recensito sulle pagine di MC. Come poi dimenticare gli editoriali scritti dal direttore della rivista Paolo Nuti (e le sue interminabili lotte per l’alfabetizzazione informatica e l’eliminazione degli inutili balzelli sull’utilizzazione dei modem), l’ottima rubrica PlayWorld di Francesco Carlà, gli articoli Intelligiochi e i primi tornei del gioco CoreWorld e molto altro ancora…
Quando ho scoperto che Andrea de Prisco (AdP) aveva incominciato il progetto di digitalizzazione di tutti i numeri, per poi renderli liberamente consultabili ho immediatamente aderito a questa iniziativa e spedito ad AdP alcuni numeri della rivista che mancavano.
Gentilissimo, a progetto completato, mi ha mandato una copia di MC da lui autografata in copertina.
Se volete quindi consultare tutti i numeri di MC Microcomputer questo è il sito dedicato:
http://www.mc-online.it/