Nel 1982 Sinclair presentò lo ZX Spectrum. Assieme al Commodore 64 fu uno dei computer più famosi e venduti di quel periodo. Caratterizzato da un rapporto prezzo / prestazioni assolutamente irraggiungibile aveva una tastiera in gomma, un processore a 8 bit -lo Z80-, 16 K RAM espandibili fino a 48 K, grafica a 16 colori e suono monofonico.
Lo stile Sinclair era quello di produrre computer essenziali ma dotati di buone caratteristiche tecniche e lo Spectrum è stato sicuramente il massimo esponente di questa filosofia. Lo si collegava al televisore di casa e come unità di massa utilizzava un tradizionale registratore a cassette.
Non c’erano interfacce di nessun tipo ne quindi per joystick o per la stampante ma un unico generico connettore di espansione; non era previsto nemmeno il pulsante per accenderlo e spegnerlo! Per resettarlo si doveva infatti scollegare il cavo di alimentazione…
Malgrado queste limitazioni ebbe un successo planetario e fu una delle pietre miliari nel processo di alfabetizzazione informatica. Era dotato di un ottimo basic ma fu la numerosissima dotazione di applicazioni (in particolare giochi) che ne decretarono il successo. L’abilità dei programmatori fu tale che, con il passare del tempo, si riuscì a sfruttare veramente fino in fondo le ridotte capacità del ‘gommoso’ con risultati veramente sorprendenti.
Attorno a questo computer si creò un mercato di periferiche con le quali lo si poteva espandere praticamente in ogni direzione: furono realizzate interfacce joystick, seriali e parallele ma anche interfacce mouse, controller per floppy, sintesi vocale, light pen, batterie elettroniche e moltissime altre ancora. Sinclair produsse l’Interface 1 che pilotava il Microdrive: un dispositivo di memorizzazione a metà strada tra un floppy ed un registratore a cassette, l’Interface 2 che metteva a disposizione due porte joystick ed un connettore per cartucce rom e la ZX Printer una stampante che scriveva su una speciale carta argentata praticamente ‘bruciando’ i singoli pixel stampati.
La diffusione fu tale che vennero create riviste periodiche, libri, enciclopedie e tutto quello che commercialmente può essere creato per un computer venduto nell’ordine dei milioni di pezzi.
Nel 1984 uscì lo Spectrum+ dove l’unica differenza con il modello precedente era la tastiera. Successivamente con la Sinclair venduta alla Amstrad uscirono il 128 +2 con registratore incorporato ed il +3 con floppy da 3″.
In esposizione
Sinclair Spectrum – 1982
Sinclair Spectrum + – 1984
Sinclair Spectrum +2 – 1986
Sinclair Spectrum +3 – 1987