VG 8020

 

Agli inizi degli anni 80 un consorzio di produttori di computer, prevalentemente giapponesi (con Sony e Matsushita fondatori), decisero di sedersi a tavolino e disegnare uno standard di compatibilita’ che ponesse fine ai problemi che fino a quel momento si manifestavano: ogni produttore infatti produceva un computer proprietario, dove le applicazioni e le periferiche funzionavano solo ed unicamente su quel modello. Nacque cosi’ lo standard MSX. L’idea era rivoluzionaria, peccato pero’ che il successo commerciale non fu lo stesso in tutti i paesi. Sicuramente le caratteristiche tecniche non erano le migliori: processore Z80, 32 kb di RAM e sintetizzatore audio a 3 canali. Proprio per queste ragioni allo standard MSX fece seguito l’MSX2, che prevedeva hardware piu’ performanti. Gli MSX si programmavano in BASIC, prodotto da Microsoft.
Philips decise nel 1983 di produrre un computer con le specifiche MSX1. Forse perche’ in ritardo il modello VG8020 non fu pero’ realizzato direttamente ma venne costruito da Kyocera in Giappone.
Furono realizzate tre varianti: una versione PAL, una SECAM ed una PAL con motherboard piu’ compatta.
L’aspetto e’ solido, tradizionale, con l’unica variante del doppio slot per le cartucce ROM. Completa la dotazione di porte: una Centronics, ingressi/uscite per un registratore a cassette, uscita video RGB video e due connettori per i joystick.

L’interno e’ ben realizzato, con la sezione di alimentazione separata dalla scheda con l’elettronica. La tastiera e’ collegata con due cavi flat, l’unica pecca sono un paio di cavi volanti sulla motherboard.
Il Philips MSX8020 non era, causa piccolo bug, 100% compatibile con lo standard MSX. Bastava pero’ battere il comando “poke -1,170” prima di caricare i programmi per risolvere il problema.