128D

 

Il Commodore C128 venne venduto in due differenti versioni:
la prima ricalcava la struttura esterna dei classici homecomputer, la seconda invece aveva un aspetto decisamente piu’ professionale, quasi da PC, con il floppy da 5″ e 1/4 incorporato. Dal punto di vista tecnico non ci sono differenze tra le due versioni, vi consiglio infatti se volete avere ulteriori informazioni, di leggervi la recensione del C128 normale.

Il C128D nasceva quindi con un obbiettivo ben preciso: aggredire il mercato professionale. L’integrazione del floppy e la compatibilita’ CP/M lo rendevano a tutti gli effetti uno strumento dalle ottime caratteristiche. Costruttivamente non posso che trovare curioso il fatto che il C128D fosse anche, di fatto, un trasportabile.
Su uno dei fianchi e’ infatti presente un maniglia per il trasporto e la tastiera ha un suo vano, ricavato sul fondo, dove poter essere riposta.

L’interno e’ pulito e ben organizzato. Il peso dell’insieme e’ veramente notevole, la presenza dell’alimentatore e del floppy si fanno sentire. Di certo, in ogni caso, non hanno risparmiato sul lamierino…