Electron

 

Alla fine degli anni 70 stava incominciando a nascere un mercato per gli home computer. Acorn, presente nel settore informatico con la produzione di prodotti professionali, decise cosi’ di progettare e commercializzare computer destinati al solo uso domestico. La gamma dei prodotti realizzati fu veramente molto ampia, a partire dai primi semplici home computer ad 8 bit per finire con la famiglia Archimedes, la prima ad utilizzare processori RISC.

Acorn, dopo aver conquistato il mercato delle scuole e della didattica in Inghilterra, cerco’ di espandere il suo monopolio con l’Electron, una macchina estremamente versatile che, a differenza dei suoi fratelli piu’ grandi, era un po’ meno potente dal punto di vista delle caratteristiche tecniche ma che costava decisamente meno.

Il settore dove andava a posizionarsi era quello dove gia’ trovavano posto lo ZX Spectrum della Sinclair ed il C64 Commodore; due giganti un po’ ingombranti che resero la vita al povero Electron molto dura. Nonostante tutto il successo non manco’ soprattutto grazie all’ottimo BBC BASIC.

Dal punto di vista costruttivo l’Electron era veramente ben realizzato: buona soprattutto la tastiera, l’elettronica e’ quasi tutta concentrata in una ULA custom. Questa e’ naturalmente una delle ragioni per le quali era possibile contenere il costo. La dotazione di porta e’ minima: un generico bus di espansione, le uscite/ingressi per il registratore audio e le uscite TV e monitor. La differenza la fecero le interfacce opzionali che si collegavano al bus: ne furono realizzate veramente moltissime, le due principali erano la Plus 1 e la Plus 3: con la prima era possibile collegare due cartucce ROM e la stampante; la Plus 3 era invece una completa interfaccia per i dischi da 3.5″ pollici.