Cambridge

 

La genialita’ di Clive Sinclair e’ stata universalmente apprezzata con i suoi computer: lo ZX81 e lo Spectrum soprattutto. La sua fortuna, pero’ non e’ nata dal nulla: seguendo la sua storia si puo’ facilmente vedere che i passi sono stati compiuti seguendo una evoluzione tecnica ben precisa. E alle base dei computer, guardacaso, ci sono le calcolatrici.
La Sinclair Cambridge e’ stata la seconda calcolatrice mai prodotta da Sinclair. Dal design moderno, era per quel periodo un vero e proprio miracolo di miniaturizzazione. Le funzionalita’ erano limitate, ma aveva un bel display a led, ed un consumo abbastanza ridotto permettendo alle quattro batterie AAA una vita piuttosta lunga. La calcolatrice veniva fornita con una custodia plastica per protezione, un piccolo manuale di istruzioni ed un involucro di cartone esterno.
Come un po’ tutti i prodotti Sinclair la miniaturizzazione e la ricerca del minor costo possibile portavano a scelte oggi quantomeno un po’ discutibili; nel caso della Cambridge a farne le spese fu il pulsante di accensione e spegnimento. I connettori dei circuiti stampati furono realizzati con una economicissima lega di nichel che in poco tempo si ossidava. L’unica conseguenza era che la calcolatrice non si poteva piu’ spegnere, se non levando le batterie…

A parte questo piccolo inconveniente la Cambridge ebbe un ottimo successo commerciale e getto’ le solide basi finanziarie per tutti i futuri progetti Sinclair.
Il modello presente nel museo e’ veramente in condizioni eccezionali: per un oggetto di trenta anni fa dire che sembra praticamente nuovo e’ proprio un ottimo complimento!
Molto carino lo slogan pubblicitario riportato sul retro della scatola, in stile umoristico britannico: “The Pocket calculator for people with sensible pockets”.
Il gioco e’ nella parola pocket, usata nel significato di piccolo prima e poi di portafoglio…