CPC 464 Plus

 

Amstrad, nel 1990, cerco’ disperatamente di combattere i nuovi computer dotati tutti di processori a 16 bit come il Commodore Amiga o l’Atari ST. Lo fece cercando di migliorare i suoi computer a 8 bit con nuove funzionalita’, che pero’ alla fine non furono abbastanza. Sul mercato uscirono cosi’ il 464plus ed il 6128plus. Il primo era dotato di un registratore audio come memoria di massa, il secondo del floppy disc da 3″ pollici.

Entrambi i prodotti non ebbero i risultati sperati: il mondo dei computer era scosso dalla potenza dei nuovi processori e non c’era nulla che li potesse ostacolarli, soprattutto se i prodotti in questione non avevano caratteristiche comparabili.
Il CPC 464plus ha un design abbastanza curato, compatto e dotato di tutte le porte di i/o necessarie. Come tradizione l’alimentatore e’ inserito all’interno del monitor, rendendo cosi’ il binomio inscindibile ed il prezzo di acquisto troppo elevato.

Il basic era disponibile solo su cartuccia rom che veniva fornita assieme al computer. Scelta abbastanza discutibile ed innegabilmente piuttosto scomoda. Buona la dotazione di porte: oltre al gia’ citato slot per le cartucce rom, sono presenti interfacce per la light pen, due joystick (standard Atari), Centronics, un connettore generico di espansione, uscita audio stereo ed una uscita RGB per il collegamento al monitor.

Molto pulito l’interno con il processore Z80 subito in bella evidenza. La tastiera e’ basata sulla classica membrana in plastica, peccato che il registratore incorporato non abbia il contagiri. Dal punto di vista hardware i miglioramenti con il tradizionale 464 sono legati alla grafica dove e’ ora possibile scegliere 32 colori da una palette di 4096, il supporto per lo scrolling hardware, la gestione di 64 sprite con un massimo di 32 colori ed un chip audio migliorato in grado di gestire anche audio digitalizzato a 4 bit.